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I volontari sono tanti all’interno della nostra associazione, e grazie al loro prezioso aiuto abbiamo raggiunto molti traguardi. ScopriamoLI insieme:

I nostri volontari

Martina Cuchel –  Mi chiamo Martina, ho 28 anni e lavoro come impiegata in uno studio commerciale. Mi piace

viaggiare, leggere libri e fare qualunque tipo di sport. Ho conosciuto il Faggio Vallombrosano tramite una mia amica che faceva già la volontaria all’interno dell’associazione. Attraverso Facebook ho visto che era partita per il Faggio in uno dei viaggi di monitoraggio in India e ogni giorno leggevo gli aggiornamenti che pubblicava dai vari centri. Era da anni che avevo l’idea di adottare a distanza un bambino, ma si sa come vanno queste cose, non hai mai la certezza che i soldi arrivino effettivamente a destinaizone a chi ha veramente necessità. Così ho iniziato a interessarmi alle attività del Faggio e ho adottato a distanza una bellissima bambina in India di nome Sravya. All’associazione mi sono sentita subito a casa e ho iniziato a dare una mano per le traduzioni dall’inglese all’italiano delle letterine che due volte l’anno i bambini inviano ai padrini. Marco poi mi ha proposto di scrivere comunicati stampa relativamente agli eventi e ai progetti organizzati dal Faggio, per cui attualmente mi occupo delle relazioni coi giornalisti e coi media.
Mi piace dare una mano all’interno di questa associazione fatta di volontari solari e pieni di energia, si è creato un bel gruppo!


Giordana Pucciani – Mi chiamo Giordana Pucciani e ho 22 anni. Mi definisco una persona solare, spensierata e

Giordana Pucciani

disponibile ad aiutare gli altri; amo leggere, ascoltare la musica (in particolare il rock), fotografare e viaggiare. Mi sono laureata un mese fa in Scienze della Comunicazione e la mia intenzione è quella di continuare gli studi specializzandomi in Marketing & Comunicazione. Ho conosciuto il Faggio tramite la volontaria (nonché mia amica) Martina Lo Coco e mi ha fin da subito entusiasmato l’idea di fare volontariato. Infatti sono una persona molto generosa e altruista e ho deciso di condividere queste mie qualità anche al di fuori della mia cerchia di amici. All’interno dell’associazione mi occupo principalmente di gestire il sito internet (www.adozioniadistanza.it) , e quando occorre traduco le lettere dei bambini o faccio le foto agli eventi organizzati dal Faggio.
Consiglio a tutti di fare un’esperienza di volontariato perché è una cosa molto gratificante; in più, è utile perché impari cose nuove e migliori le tue capacità di vivere all’interno di un gruppo.

 

 

 


Arianna Barzacchi

Arianna Barzacchi – Mi chiamo Arianna, ho 19 anni e sono approdata al Faggio come volontaria poco tempo fa, nel 2017. Già da prima conoscevo a grandi linee ‘associazione avendo amici al suo interno, e proprio uno di questi mi ha chiesto di dare una mano durante l’ultima festa dei padrini. Ho scoperto così tutto quel che sta dietro all’attività dei volontari. Informazione, impegno, qualche sacrificio, un po’ di stress, ma anche soddisfazione, amicizia ed esperienze irripetibili. Un insieme di fattori che ha consentito lo sviluppo di un bel clima e che rende piacevole il lavoro da fare. Io per ora mi sono occupata di cose diverse, dalla traduzione di letterine alla costruzione di agende, e sto cercando un ruolo fisso sostenibile nel tempo. Nella vita studio psicologia, leggo, vado ai concerti, vedo gli amici e quando posso scappo in viaggio; Però qualche ora per aiutare la trovo sempre.

 

 


Alice Romiti -Sono Alice Romiti e studio giurisprudenza all’Università di Pisa. Ho conosciuto il Faggio un anno

Alice Romiti

fa grazie ad una mia amica, Martina Lo Coco, che casualmente mi ha detto di far parte di questa associazione. Mi sono subito interessata perché ero già stata altre volte impegnata nel sociale con altre associazioni, però da quando ho conosciuto questa mi dedico esclusivamente al Faggio, e mi appassiona tantissimo. Infatti, anche nei miei studi di giurisprudenza, penso di specializzarmi in futuro in studi sociali (sulle ONG ed altri organismi internazionali). Oltre ad impegnarmi nell’associazione, mi piace tanto fare le foto e, durante i viaggi di monitoraggio, ho avuto l’opportunità di migliorare le mie tecniche fotografiche e di mettermi alla prova; in più, mi piace fare sport. All’interno del faggio mi occupo di “welcome on board”, presentare ai nuovi interessati l’associazione e le attività che svolgiamo al Faggio; inoltre, mi occupo insieme ad altri di idealizzare e curare gli eventi, che proponiamo una volta al mese e due volte al mese d’estate.
Perché ho scelto il Faggio? Perché è un ambiente conviviale, pieno di giovani, che ti permette di viaggiare nei paesi dove andiamo centri (Brasile, Angola, India, Honduras) e perché credo nella formula di adottare un bambino a distanza (tra l’altro, stati i primi ad adottare questa formula in Italia).


Cosimo Gragnani – Mi chiamo Cosimo e sono volontario del faggio più o meno da luglio 2017. Ho aiutato

Cosimo Gragnani

traducendo le lettere da India e Brasile e dopo pochi mesi sono partito per il viaggio di monitoraggio in Brasile. È stata un’esperienza molto forte e senza dubbio formativa per me, ed è stato bello vedere in prima persona ciò per cui l’associazione si impegna a fare ogni giorno. Adesso gestisco la pagina Facebook con lo scopo di farci conoscere, di coinvolgere sempre più persone e di cercare di aumentare le famiglie che decidono di sostenerci adottando a distanza. Aiuto l’associazione da Bologna, dove studio antropologia. In estate sono più presente e cerco di aiutare nell’organizzazione di eventi e in generale a far crescere la nostra ONLUS, in cui credo fortemente. Per dirla brevemente, negli anni mi piacerebbe in generale continuare a lavorare per ONG, in particolare cercando di far crescere le comunità dal dentro, tenendo cioè conto sempre di cosa loro hanno realmente bisogno: per un progresso sostenibile, mirato ed efficiente. Tengo al fatto che le singole comunità vengano valorizzate per la loro cultura, che è un patrimonio di immenso valore ma che purtroppo è minacciato dalle esigente economiche dettate dal nostro sistema capitalistico, per cui esso non ha di fatto alcun valore. Per questo è importante un lavoro di studio, comunicazione e lavoro sul campo per uno sviluppo, o meglio progresso, sul lungo termine.


Elisabeth Diallo

Elisabeth Diallo Mi chiamo Elisabeth, sono una studentessa universitaria e faccio parte del “Faggio Vallombrosano Onlus”. Mi occupo della parte organizzativa degli eventi, quindi avere idee sul come, dove e che tipo di eventi fare per darci piú notorietà. Non ho mai pensato di diventare volontaria in una associazione, mi sono sempre limitata a partecipare ad eventi o contribuire comprando gadget, tutto questo perché nella mia testa servivano requisiti specifici o particolari abilità. Mi sono avvicinata al “faggio” proprio partecipando agli eventi e tra un filmato e una chiacchiera ne sono entrata a far parte. Ero un po’ dubbiosa inizialmente perché non sentivo di avere nulla da offrire che potesse essere utile, ma ho imparato che per essere volontari basta la voglia di fare e piano piano troverai il tuo posto all’interno dell’associazione.

 

 

 


Elena Erizi

Elena Erizi – Sono Elena, lavoro nel no profit e sono volontaria del Faggio da Aprile 2016. Ho conosciuto

l’associazione tramite il servizio civile che ho svolgo alla caritas e mi è piaciuta da subito! Mi sono occupata di selezione volontari, di ricerca di nuovi centri e ho fatto un viaggio di monitoraggio in India nel novembre 2016. Per questo viaggio ho seguito la creazione e raccolta fondi per il progetto fotografico “In My Eyes”.

 

 

 

 


Sara Lo Coco – Ciao sono Sara, sono volontaria del Faggio da un anno, ho conosciuto questa associazione

Sara Lo Coco

tramite mia sorella che ha fatto un viaggio di monitoraggio in Angola. Mi occupo dell’artigianato, perhcè in ogni evento del Faggio vendiamo oggetti per accumulare fondi, e inoltre seguo la pagina Instagram. Studio arte al liceo e nel tempo libero faccio teatro o dipingo.
Ho iniziato volontariato perché mi riempie di gioia sapere di poter dare, anche se minimo, un aiuto a qualcuno. L’ambiente in cui “lavoriamo” è molto familiare e mi fa stare bene; in più mi piace conoscere persone nuove (i volontari), e quando sarò maggiorenne spero di poter fare presto un viaggio di monitoraggio per conoscere da vicino la realtà che aiutiamo da casa.

 

 

 

 


Giulia Lombardi – Mi chiamo Giulia, ho 26 anni, sono laureata in scienze dell’infanzia all’università di Firenze e

Giulia Lombardi

dopo anni di lavori in giro nei bar livornesi, ho avuto la malsana idea di riprendere a studiare; in più, ho giocato tanti anni a pallavolo. Ho conosciuto l’associazione tramite un evento Fb nel 2016, insieme a mia mamma sono andata a Montenero ad assistere ad un corso di cucina indiana. Li ho incontrato Marco e Lucia e siamo sempre rimasti in contatto. Avevo già fatto un viaggio con un’associazione in Senegal e mi sono subito incuriosita sapendo che sarebbero partiti per l’India, una delle mete che da sempre mi affascinava. Ho deciso cosi di partire insieme al Faggio Vallombrosano e penso di aver fatto la scelta giusta. Il viaggio è stato bellissimo, non avrei potuto vedere tante cose andando là da turista. Al momento mi occupo della pagina “Maestra Giulia” in cui racconto in brevi righe degli episodi che mi sono capitati lavorando, oppure partendo da articoli che leggo scrivo dei brevi pensieri. Se ispirata organizzo eventi, in particolar modo lo Swap Party, che per ora ha avuto un buon successo. Mi piace vedere gente che si incontra, si conosce e condivide un momento insieme.

 


Martina Kutufà –  Ho scoperto la nostra associazione tramite amici, parlavamo di viaggi e volontariato ed hanno fatto il nome del Faggio Vallombrosano. Mi sono informata su come poter dare una mano a questo piccolo gruppo di volontari che si faceva in quattro per migliorare le vite di bambini sparsi in tutto il mondo. Da Agosto 2017 mi occupo di tradurre le lettere che arrivano dall’India e di aggiornare i contenuti del sito web. Consiglierei a tutti anche solo di provare a fare il volontario, non servono grandi abilità se non la volontà.

 

 

 

 


Nicole Benedetti Mi chiamo Nicole Benedetti ho 17 anni, frequento il liceo scientifico Federico Enriquez e sono al 4 anno. Ho conosciuto il faggio tramite la mia sorella Elisabeth che era già una volontaria . Per il faggio mi occupo di fare settimanalmente dei video blog in cui espongo le novità dell’associazione, insomma cerco di fare pubblicità

 

 

 


Federico Kutufà – Ciao, il mio nome è Federico ho 20 anni e sono uno studente. Ho conosciuto l’associazione di volontari del faggio

Federico Kutufà

Vallombrosano quest’estate grazie a mia sorella che da pochi mesi era diventata una volontaria e mi ha coinvolto in questa attività. Non ho un ruolo fisso all’interno dell’associazione, generalmente quando c’è bisogno di una mano in ambito di vari “lavoretti” cerco di farmi trovare presente quando posso, principalmente mi occupo della modifica delle foto dei viaggi che fanno i nostri volontari nei centri in cui operiamo(India,Honduras,Brasile ed Angola ) altre volte mi capita anche di registrare le lettere scritte dai bambini che ci vengono inviate dai vari centri e che queste poi arrivino ai rispettivi padrini.

 

 

 

 

 


Mirko Palmentieri

Mirko Palmentieri – Ciao sono Mirko, ho 28 anni e sono un insegnante. Ho la passione per il mare e la musica. Sono un surfista provetto e pesco in apnea. Sono un volontario grazie a delle amicizie che mi hanno fatto scoprire il Faggio, dove do una mano come tecnico informatico e come traduttore.

 

 

 

 

 


Virginia Dini

Virginia Dini – Mi chiamo Virginia, studio alla scuola superiore per mediatori linguistici a Pisa, perhcè adoro le

lingue e vorrei viaggiare. Sono venuta a conoscenza del faggio grazie alla mia amica Arianna, la quale era già volontaria. All’interno del Faggio gestisco la pagina facebbok (www.facebook.com/sostegnoadistanza) insieme ad altri due ragazzi.