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Rubrica sul benessere: Riflessologia plantare

Elena Fabiani, nostra volontaria, comincerà una nuova rubrica sul benessere, dove ci parlerà di tecniche di massaggi. Nella prima puntata racconta dal suo punto di vista la riflessologia plantare, trattamento in cui il massaggiatore stimola alcuni punti del piede, che corrispondono ai diversi organi presenti nel nostro corpo. Questa tecnica nacque molto tempo fa, nel 5000 a.C circa, in Cina ed in India, ed è tuttora  spesso utilizzata, anche in Occidente.
Buona lettura!

Massaggi ai piedi a regola… d’arte.

Amo definire la riflessologia plantare un’arte gentile.
Si parla di una forma di trattamento antica e preziosa, perciò il termine “arte” lo ritengo decisamente appropriato per definirla.
Nella riflessologia plantare,come in qualsiasi altro tipo di trattamento, si crea una la sinergia, uno scambio di emozioni, un’atmosfera particolare tra operatore e ricevente, che può essere gioiosamente paragonata al rapporto che c’è tra l’artista e la sua opera d’arte.

I piedi possono diventare arte

 
I piedi non hanno la profondità di uno sguardo, né la loquacità delle mani, ma hanno una loro espressività; anche gli artisti di ogni epoca ne hanno colto l’importanza e rappresentato le differenze e l’unicità. In particolare, ai tempi dei greci è stata data una grande attenzione alla raffigurazione dei piedi.
Ci sono diverse forme dei piedi: il piede dove il secondo dito è più lungo dell’alluce viene definito proprio piede greco. Era considerato un segno di grande bellezza ed è presente oggi nel  15% della popolazione mondiale.
Il 75%, me compresa, ha per sua sfortuna un andamento decrescente delle dita, chiamato piede egizio: è un andamento molto comune ma molto meno elegante.
Infine, un’altra minoranza presenta un piede più squadrato e tozzo, definito piede romano.
 
Scommetto che state già cercando di individuare la categoria di appartenenza dei vostri piedi,vero?

Nell’immagine possiamo osservare le diverse forme dei piedi

 
Come l’arte, anche la riflessologia plantare trova le sue radici più di duemila anni fa. Non è una cura ma, più precisamente, una tecnica di benessere basata sul principio di corrispondenza, in cui ogni “zona “del piede corrisponda per riflesso ad una determinata zona del corpo. Spesso si agisce sui deficit o sugli eccessi di energia da parte degli organi, allo scopo di riequilibrare l’intero ciclo energetico del ricevente.  La cura del piede ed il rispetto delle “radici del nostro io” vengono insegnati ai bambini indiani fin dalla nascita. Infatti, in India ed in tutta l’Asia la riflessologia plantare viene praticata giornalmente ed è portatrice di amore.
 
I piedi sono le nostre radici! Ci permettono di restare attaccati alla terra puntando al cielo, ed oggi possono più che mai ricordarci quanto siamo umani e quanto sia importante occuparci di loro.
 
 
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