Cosimo Gragnani, volontario del Faggio, ci racconta la sua esperienza all’interno dell’associazione, spiegandoci i compiti che svolge. Inoltre, ci descrive dal suo punto di vista il viaggio solidale che ha fatto in Brasile ad ottobre 2017, raccontandoci come passavano le giornate e quali sensazioni ha provato durante il confronto coi bambini incontrati.
COSIMO – Ho iniziato ad aiutare il progetto verso luglio dello scorso anno e da subito ho cercato di impegnarmi nelle varie mansioni che i volontari svolgono. Io ho iniziato traducendo le lettere dei bambini dall’India per i padrini italiani. Poco dopo stavo per partire per il mio primo viaggio di monitoraggio con il Faggio, direzione Brasile. Durante il viaggio abbiamo lavorato molto affinché completassimo tutto ciò per cui eravamo lì: abbiamo conversato, fatto video interviste e foto e visitato la casa di ogni bambino (120 bambini totali); abbiamo anche controllato che i centri funzionassero adeguatamente e che le suore seguissero le nostre istruzioni; poi la sera tardi dovevamo trascrivere tutto e sistemare tutti i file. Nel tempo libero però, di solito mi mettevo a giocare con i bimbi e chiacchierare un pò con loro, anche per capire come vivono. Ci scambiavamo tante domande ma dopo poco di solito mi dicevano : “tio”, andiamo a giocare?
Cosa provavo durante il viaggio? Ogni giorno sinceramente avevo il magone, che aumentava quando lasciavo un centro per andare in un altro e quindi dovevo lasciare i bimbi, le persone che lavoravano al centro e quei luoghi. Il magone credo per vari motivi. Nel vedere come vivevano e confrontarlo a come vivo io qui a Livorno , nel capire a quanto poco durante ogni mio giorno io mi preoccupi di quanto alcune persone stiano veramente male, e anche per come non sia in grado di fare niente per loro. Per fortuna so che stiamo aiutando i bambini che ho visto, e ho visto i modi in cui lo facciamo.
Da quando sono tornato ho anche io adottato un bambino. Adesso aiuto sia nella gestione della pagina Facebook che per il sito, che stiamo rifacendo. Per me è bello vedere così tanti ragazzi e ragazze che trovano un pò di tempo per fare volontariato per questa associazione, ognuno facendo cosa può e vuole fare. Da fuori non mi sarei mai aspettato che così tanti giovani si impegnassero in progetti così importanti.
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Giordana Pucciani