Ciao! Mi presento: sono un quaderno.
Ma non sono un quaderno qualsiasi. Certo, all’inizio ero solo un semplice blocco di pagine bianche, impilate con cura, rilegato con una copertina azzurra un po’ sottile.
Ho visto passare davanti a me tantissimi altri quaderni, alcuni con copertine colorate, altri con righe o quadretti, altri ancora con disegni di supereroi.
Ma io non sapevo ancora quale sarebbe stata la mia missione.
Un giorno sono stato messo in uno scatolone insieme a matite, gomme e libri. Non ho visto niente per un po’, finché tante manine hanno aperto lo scatolone in una piccola scuola di un villaggio in Angola.
Ed è qui che ho trovato la mia vera proprietaria.
📖 Le mie prime pagine: un inizio incerto
Joana ha 7 anni. Ha gli occhi grandi, la pelle scura e le mani piccole ma curiose, spesso sporche di terra perché le piace aiutare la mamma nei campi. Quando ha ricevuto la sua cartella con dentro me e i miei amici – una matita spuntata e una piccola gomma consumata – ha sorriso, come se avesse ricevuto un tesoro.
Il primo giorno di scuola, Joana mi ha aperto con esitazione. Ha passato le dita sulle mie pagine lisce, quasi con timore. Poi ha preso la sua matita e ha iniziato a scrivere.
All’inizio è stato difficile. Le lettere erano traballanti, le parole storte, i numeri spesso confusi. Ogni tanto si fermava e guardava la maestra con aria dubbiosa. Quante volte ha scritto e riscritto quelle lettere! Ma giorno dopo giorno, con impegno e determinazione, Joana è migliorata.
✏️ Cosa raccontano le mie pagine?
Le mie pagine raccontano molto più di semplici lezioni. Raccontano la storia di Joana, il suo viaggio nell’apprendimento, le sue sfide e i suoi sogni.
- Ci sono le parole della maestra, che la incoraggia a non mollare.
- Ci sono i disegni fatti di fretta all’angolo del foglio, piccole case con il tetto rosso e un sole enorme sopra.
- Ci sono le addizioni fatte con attenzione, i numeri cerchiati in rosso e quelli evidenziati con un grande “Bom!”.
- E poi c’è una pagina speciale, quella in cui Joana ha scritto il suo sogno:
“Da grande voglio fare la maestra, così posso insegnare ai bambini come me.”
È stato un momento magico. Joana aveva scritto quelle parole con cura, quasi come se avesse paura di cancellarle. Ma erano lì, impresse sulla carta, indelebili come il suo desiderio di cambiare il mondo.
🎒 Quando un quaderno diventa un lusso
Per molti bambini nel mondo, un quaderno non è solo un quaderno. È uno strumento di crescita, una porta verso il futuro.
Ma la realtà è che non tutti i bambini ne possiedono uno.
Nelle scuole dei centri sostenuti dal Faggio Vallombrosano, spesso ci sono bambini che devono condividere un solo quaderno tra fratelli. Alcuni scrivono su vecchi fogli di giornale, altri su pezzi di cartone. E quando un quaderno finisce, a volte non c’è modo di sostituirlo.
Immagina di dover imparare a scrivere senza carta.
Immagina di dover fare i compiti a memoria perché non hai un posto dove annotarli.
Ecco perché ogni quaderno donato fa la differenza.
💡 Perché un quaderno può cambiare la vita
Un quaderno non è solo un quaderno. È uno strumento di crescita, una porta verso il futuro. Per tante bambine come Joana, avere un quaderno significa poter imparare, esprimersi, costruire un sogno.
Purtroppo, non tutte le bambine hanno il lusso di possedere carta e penna. In molte parti del mondo, le ragazze sono spesso le prime a dover rinunciare alla scuola per aiutare in casa. E quando finalmente riescono a sedersi in un’aula, spesso mancano di materiali per studiare.
Dietro ogni quaderno c’è una storia.
Dietro ogni pagina scritta c’è un sogno.
Dietro ogni bambino che impara c’è un futuro che cambia.
E tutto inizia da un semplice quaderno
Grazie al sostegno a distanza
Grazie al sostegno a distanza, però, molte bambine possono avere il “lusso” di possedere un quaderno tutto loro.
📢 Basta davvero poco per fare la differenza nella vita di un bambino.
✅ Sostenere un bambino a distanza – Con un piccolo contributo mensile, puoi garantire istruzione, pasti e cure mediche a un bambino.
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