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Come reagiresti a certi commenti?

Oggi vi vorremmo mostrare qualche commento che ci ha fatto spalancare gli occhi e ci ha riempito la testa di domande.

Da qualche mese stiamo promuovendo il nostro Progetto di Sostegno a Distanza sui social media nella speranza di trovare nuovi sostenitori per i tanti bambini che ancora ne stanno aspettando uno. Un lavoro che stiamo provando a fare con costanza e non facile, vista la mole di informazioni che viene mostrata sui social media.

I commenti ricevuti.

Purtroppo uno dei risultati ottenuti dalla promozione ci ha un po’ scosso: la maggior parte dei commenti ricevuti ai contenuti promossi sono stati negativi, di odio, ignoranza e mancanza di altruismo. Vi lasciamo alcuni esempi che però abbiamo deciso di nascondere sotto i nostri post perché non riteniamo opportuno lasciare commenti del genere pubblici sui social.

1. 2.  3.     

4. 5. 6.

Ecco cosa avrei voluto rispondere:
1. In Angola i genitori di questi bambini lo fanno tutti i giorni di “andare a zappare” eppure non riescono a sfamare quotidianamente i loro bambini.

2. Il nostro è un lavoro vero e anche i nostri sostenitori hanno un lavoro vero e con i loro proventi decidono di aiutare bambini che ne hanno bisogno e tutto questo senza essere parassiti. 

3. Chi siamo noi per chiedere a “tutti gli stati del mondo” tutto questo? Nessuno e infatti nessuno ci ascolterebbe. Quello che possiamo fare è aiutare nel nostro piccolo con i tanti piccoli grandi aiuti dei nostri sostenitori. 

4. Io credo che chi scrive questo commento non sia italiano/a e, per questo, dovrebbe teoricamente comprendere ancora di più il nostro Progetto, per cui non so bene nemmeno cosa rispondere. Di sicuro ci sono tante altre organizzazioni che fanno del bene in questo paese ed è giusto sostenerle. Noi abbiamo deciso di aiutare dei bambini lontani. Il fatto che siano lontani da noi vuol dire che non ne hanno effettivamente bisogno? Sono bambini.

5. In molti casi i loro padri hanno richiesto ai nostri centri di accogliere i bambini per assicurare loro cibo, acqua e cure mediche. In altri casi i bambini sono orfani e non hanno nessuno. 

6. Non so cosa fa ridere di tutto questo, forse la bellezza dei loro sorrisi. Prima di distribuire anticoncezionali o fare azioni del genere bisogna comprendere la cultura di ogni paese ma soprattutto capire l’obiettivo di ogni organizzazione. Il nostro obiettivo è sostenere la loro istruzione non evitare che nascano.

 

 

Vi svelo una cosa: sono un’instancabile ottimista e sono certa che il mondo sia popolato per la maggior parte da persone buone e altruiste. È sempre stato così e lotto ogni giorno per continuare a pensarla così ma vi assicuro che ultimamente faccio tanta fatica. Sarà per le guerre, sarà per la violenza, sarà per tutte quelle notizie che fanno male al cuore ma ogni giorno diventa sempre più difficile pensare che siamo di più “noi” che “loro”.

Poi succede che pubblichiamo un post che parla di bambini, poveri e senza niente ma con dei sorrisi che farebbero invidia a chiunque e delle persone si sentono legittimate a commentare offendendo o addirittura dicendo che dovremmo occuparci di altro, di altri tipi di povertà, magari, come dicono loro, “a casa nostra”.

Le domande che mi sono fatta.

E allora mi sono sorte un sacco di domande: dovrei rispondere a dovere ad ognuno di loro? Stiamo comunicando in maniera sbagliata il nostro obiettivo? Avrei dovuto lasciare pubblici tutti quei commenti?

Ma soprattutto, dove sono i commenti di amore? Dove sono quelle persone che potrebbero annullare l’odio con commenti positivi?

Io ho visto con i miei occhi cosa succede grazie al sostegno a distanza. Ho visto la potenza di un gesto di generosità straordinario come quello che fanno tanti di voi. E so i numeri che ci sono dietro quella potenza e vi assicuro che sono piccolissimi e lo potete vedere anche in fondo a tutte le pagine del nostro sito: meno di 400 persone ci sostengono in questo Progetto e grazie a loro e a te, se fai parte di questi, migliaia di bambini hanno un’istruzione, cibo, acqua, e cure mediche. Perché dico migliaia? Perché grazie a quei pochi sostegni i Centri che supportiamo riescono a fare cose enormi ingegnandosi come non mai per trovare una soluzione a tutto.

E fa male leggere commenti che denigrano tutto questo quindi lo chiediamo anche a te: come dovremmo comportarci? Come avresti agito al posto nostro?
Siamo curiose di sapere come la pensi: scrivilo nei commenti qui in basso!

E mi raccomando, PASSAPAROLA SUL NOSTRO PROGETTO!