Ci sono voluti un po’ di giorni per scrivere questo post ma eccoci qua.
Io e Luisa siamo tornate da ormai due settimane dal nostro viaggio di monitoraggio in Angola e siamo ancora un po’ frastornate.

È assurdo come una volta che arrivi lì tutto ti sia più chiaro, più comprensibile, più semplice per quanto semplice non sia.

Il nostro viaggio di monitoraggio in Angola ci ha portato a visitare i centri dove il progetto di sostegno a distanza del Faggio Vallombrosano è attivo: Catete (Calomboloca), Kangandala, Malanje, Tamba e Vidrul.

Sin dal primo momento ci è stato chiaro che tutto il nostro e il vostro sostegno sarebbe poca cosa senza persone incredibili come Suor Berenice e Suor Voneide a Calomboloca, Suor Debora e Suor Ana a Kangandala, Suor Francisca e Suor Bernarda a Malanje, Suor Delma e Suor Marivalda a Tamba e Suor Generosa con i suoi due angeli aiutanti Abilio e Avelino a Vidrul, e tutte le altre persone con cui collaborano.

cosa abbiamo visto.

Abbiamo visto con i nostri occhi la povertà estrema e abbiamo visto come le nostre priorità cambiano di fronte a ciò.

Abbiamo visto bambini piccoli prendersi cura di quelli ancora più piccoli.

Abbiamo visto bambini non andare a scuola perché “dovevano lavare i panni” e se non lo avessero fatto loro non lo avrebbe fatto nessun altro.

Abbiamo visto bambini lasciati soli per giorni perché la decisione è semplice quando devi procurarti del cibo per te e per i tuoi figli.
Non puoi tardare: devi lavorare e ai tuoi figli ci pensano i fratelli maggiori o i cugini o chiunque resti nelle vicinanze.

Li riconosci i villaggi dei contadini perché durante la settimana sono popolati solo da bambini che giocano, cucinano, lavano e si prendono cura l’uno dell’altro.

E poi c’è la malaria.
E ce n’è tanta.

E quando vedi quei bambini senza forze, senza la capacità di rispondere o piegati in due dal mal di pancia o dal mal di testa vorresti solo abbracciarli e che questo male passi il più velocemente possibile.
E una cura c’è se non è grave, ma è forte e se non mangi abbastanza, cosa molto facile in quelle situazioni, quando la prendi è ancora più forte.

Inoltre la malaria nei bambini può avere come conseguenza futuri problemi nell’apprendimento e il tutto si aggiunge ad una situazione educativa già pessima.

E poi c’è l’istruzione.

Di fatto lo Stato concede un’istruzione inadeguata, con professori scoraggiati e sottopagati,  quelle poche volte vengono pagati.

I bambini non sono spronati e spesso imparano a leggere e scrivere intorno alla 6ª classe, se ci arrivano alla 6ª classe.
E quando ci arrivano spesso sono già grandicelli, insoddisfatti e desiderosi o costretti ad una vita “da adulti”.

Inoltre c’è un grave problema di accessibilità al sistema scolastico: poche scuole e costose.

Insomma la situazione è grave e particolare e questo viaggio per noi è stato fondamentale per comprendere un po’ di più la situazione, le criticità di ogni zona e di ogni centro e poter capire meglio dove sia necessario lavorare maggiormente per riuscire ad  aiutare il più possibile.

Il vostro sostegno è vitale.

Come sempre il vostro aiuto come donatori del nostro progetto è fondamentale per questi bambini.
Dovete sapere che ogni volta che sostenete un bambino ne aiutate anche tanti altri e vedere con i propri occhi il risultato del vostro sostegno è pazzesco e stupefacente.

Quindi GRAZIE!

Sara

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