“La mia più grande ambizione è che ogni bambino in Africa vada a scuola, perché l’istruzione è la porta d’ingresso alla libertà, alla democrazia, allo sviluppo”; queste sono le parole di Nelson Mandela, rivoluzionario sudafricano, con l’intenzione di conferire alla cultura un valore primo e infinitamente prezioso all’interno dello sviluppo umano. In Africa infatti, come ben sappiamo, i bambini non hanno un facile accesso all’istruzione per molteplici motivi: l’insufficiente numero di scuole, l’impossibilità delle famiglie di sostenere i costi dell’istruzione, la necessità per i bambini di lavorare per guadagnarsi da vivere, i matrimoni precoci e la discriminazione.
Avere un’istruzione non significa soltanto combattere l’analfabetizzazione, ma piuttosto serve per innescare un circolo virtuoso che produce i sui benefici di generazione in generazione; e soprattutto eviterebbe di portare la popolazione a compiere gesti privi di umanità.
Gesti privi di umanità in alcuni paesi dell’Africa vengono compiuti “liberamente”, come per esempio è possibile comprare un albino nero dalla pelle bianca chiamato zeruzeru per 188 mila euro, oppure un set completo di orecchie, naso, lingua, genitali e arti per 75 mila euro. Perché? Perché gli albini in Africa sono considerati esseri magici in grado di dissolvere il malocchio grazie alle loro ossa o di curare l’infecondità con i loro seni o genitali.
Ecco cosa significa dare importanza all’istruzione, per fare forza nella lotta contro la povertà e le ingiustizie.
Qui è possibile leggere l’articolo “Il destino degli albini africani”